A pochi km dal confine italiano vi attende un territorio con una offerta sportiva davvero invidiabile. Parlo della Slovenia e delle numerose proposte di attività all’aperto per tutti i gusti e per tutta la famiglia!
Sapete bene che non mi ritengo una sportiva ma mi piace provare di tutto con coraggio; non amo camminare ma mi ritrovo sempre a macinare km e km quando sono in viaggio. Insomma, l’Ente per il turismo della Slovenia mi ha chiamato ed io ho risposto con tutta la grinta e l’entusiasmo del caso: pronta a tutto!
#IFEELsLOVEnia comincia con un lauto pranzo di piatti tipici per prepararci alle successive ore di sforzo estremo!
Trekking alle gole di Tolmin (Tolminska korita)
Al fondo del piccolo paese di Tolmino si trova una piccola baita dove acquistare il biglietto e munirsi di cartina: si entra nel punto più meridionale del Parco Nazionale del Triglav (l’unico di tutto il territorio sloveno).
Noi abbiamo percorso il tracciato in senso orario e ci siamo, di lì a poco, imbattuti nel ponte del Diavolo, chiamato così, come molti altri, per la sua posizione rialzata e su strada abbastanza pericolosa. Il ponte è in ferro; ci troviamo ancora su un tratto asfaltato, attenzione alle poche auto che hanno il permesso di passare!
Attraversato il ponte, un tratto di ripida salita ci porta alla grotta di Dante che si affaccia direttamente sulla strada.
La cava rientra nella categoria “grotte turistiche impegnative”: non è quindi visitabile da soggetti inesperti.
1140 metri di lunghezza per 41 metri di profondità la rendono abbastanza pericolosa e gli anfratti angusti e stretti pare abbiano ispirato l’autore Dante Alighieri nella stesura del suo Inferno!
Sono assolutamente necessari una buona guida e una adeguata attrezzatura da speleologo per poter incontrare il gamberetto cavernicolo e il pipistrello rinolofo d’Europa!
Proseguendo lungo il tracciato, si passa allo sterrato, umido e scivoloso (attenzione: ideali scarpe da trekking o da ginnastica con suola “carrarmato”).
Le discese sono ripide, con scalini abbozzati da pietre o grandi radici.
D’un tratto è possibile ammirare un ponte naturale ovvero un grosso masso di forma quasi circolare, caduto dalla vetta e andatosi ad incastrare tra le due paresti rocciose. Viene chiamato “testa d’orso”.
Si scende fino a raggiungere un “dinamico” ponticello sospeso. Di quelli alla Indiana Jones per capirci, dove ad ogni passo rimbalzi come su un tappeto elastico.
Ci troviamo sullo Zadlascica, limpido affluente dell’Isonzo che, proprio sotto al ponticello successivo, si unirà al Talminka fino al grande fiume.
Qui sotto troviamo un esemplare raro: la trota marmorata, che grazie ai forti dislivelli della corrente si è salvata da pericolosi predatori.
Il trekking si chiude ad anello e si ritorna alla baita di partenza nel giro di un’oretta.
Le difficoltà non sono particolarmente pronunciate e il tracciato è breve e adatto a tutti. Attenzione alle scarpe con suola antiscivolo e magari impermeabili. Una felpa per i tratti all’ombra: qui l’autunno è rigido!
Trekking lungo l’Isonzo alla cascata Kozjak
Oltrepassato il famoso ponte di Napoleone si lascia l’auto in un parcheggio gratuito e si comincia a camminare su un pianeggiante sentiero sghiaiato. L’intero percorso dura circa un paio d’ore.
Si costeggia il fiume Isonzo, col suo colore pastello che pare gustoso latte-menta.
Tutto attorno il foliage sloveno fa il resto: panorami dalle tonalità rosse sfumate ci avvolgono e rendono la camminata più piacevole e distensiva.
Incontriamo un ponte sospeso ma tiriamo dritto, l’obiettivo di oggi è una cascata nascosta, una cascata alta bel 15 metri che si getta nell’ampia grotta scavata da se stessa.
Lo sterrato è spesso fangoso a causa dei frequenti rivoli d’acqua che scendono dalle pareti rocciose della montagna. Il muschio contribuisce a rendere il tracciato molto scivoloso, sono necessaria scarpe adatte e più ci avviciniamo alla cascata, più c’è il rischio di inzupparle!
Un paio di salti tra una roccia e l’altra, una passerella in legno che affianca la montagna e ci porta diritti in braccio a lei, Kozjak, chiassosa e dirompente, azzurra come un acquerello.
La fatica della camminata è ripaga ampiamente. Ci si rinfresca con le sue acque ghiacciate e limpide: non sorseggiarle è impossibile. Siamo pronte per il rientro, rinvigorite da questa scoperta entusiasmante.
Qui in Slovenia non si cammina mai per niente! C’è sempre uno splendido premio finale!
[divider]Appassionati di cascate? Boka è alta 144 metri e larga 18. E’ la cascata più alta della Slovenia e tra le più possenti d’Europa come portata d’acqua. Si trova a pochi chilometri da Bovec, sempre nella valle dell’Isonzo.
La sia ammira anche dalla strada, oppure con un trekking molto ripido e abbastanza impegnativo di 3 ore circa a/r.
Altri trekking dai tratti simili con magnifici corsi d’acqua a fare da scenario li ho affrontati sulle dolomiti bellunesi lo scorso anno:
– Trekking tra canyon e cascate sulle Dolomiti bellunesi
– Trekking al Parco Nazionale Dolomiti bellunesi