Visita alle saline di Sicciole

Le saline di Sicciole sono un’area naturale protetta situata in Slovenia, a pochi chilometri dal confine italiano.
Si tratta di un sistema di stagni costieri artificiali, utilizzati per la produzione di sale dal tempo dei Romani.

Oggi le saline di Sicciole rappresentano un importante sito di interesse naturalistico, con una grande varietà di specie animali e vegetali che vi abitano, tra cui numerose specie di uccelli migratori. Nel gusto periodo dell’anno qui è possibile avvistare stormi di fenicotteri rosa, così esotici e amati da tutti.

Le saline sono aperte al pubblico tutto l’anno, anche durante la raccolta del sale.
Offrono l’opportunità di fare passeggiate panoramiche, escursioni in bicicletta, approfondire in modo interattivo la conoscenza della produzione del sale e imparare di più sulla storia e la cultura locale.
Le antiche tecniche di produzione del sale si possono già oggi sperimentare con il bellissimo progetto “salinaro per un giorno“ dove il turista ha l’occasione di cimentarsi nella raccolta del sale alla vecchia maniera.

Enorme valore aggiunto è che le saline producono ancora oggi il sale marino, che viene raccolto a mano e commercializzato come prodotto di alta qualità. Il sale bianco di Pirano è un’eccellenza riconosciuta in tutto il mondo. Si possono acquistare confezioni per utilizzarlo a casa o da regalare sia nello shop alle saline che nella graziosa bottega di piazza Tartini a Pirano.

La storia delle saline di Sicciole

Le saline di Sicciole hanno una storia molto antica, che risale all’epoca romana. Infatti, la produzione del sale in questa zona venne avviata già nel II secolo a.C. Nel corso dei secoli è diventata importante per l’economia locale e ha rappresentato una fonte di reddito per molte famiglie.

Nel periodo della raccolta del sale, ovvero nei mesi più caldi quando l’evaporazione dell’acqua è rapida, le famiglie portavano con sè tutti i loro averi, salivano su piccole barche e si trasferivano direttamente all’interno delle saline. Ancora oggi si possono vedere tanti ruderi, un tempo casa e magazzino dei salinari, soprattutto nella zona “vecchia” di Fontanigge.

Nel corso dei secoli, le saline hanno subìto diverse trasformazioni e ampliamenti, fino ad assumere l’aspetto attuale.
Durante la prima guerra mondiale, le saline di Sicciole furono teatro di scontri tra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Dopo la guerra, la produzione di sale riprese e continuò fino agli anni ’60 del XX secolo, quando le saline furono abbandonate.

Negli anni ’90 le saline furono recuperate e restaurate, diventando un’area naturale protetta e un’attrazione turistica molto importante per il territorio dell’Istria Slovena.
Oggi, le saline di Sicciole rappresentano un esempio di come una tradizione antica possa essere preservata e valorizzata per le generazioni future.

Museo multimediale delle saline

Il museo, inaugurato nel 2009, è stato creato con l’obiettivo di raccontare la storia delle saline e di far conoscere al pubblico le antiche tecniche di produzione del sale utilizzate nella zona.

Il museo multimediale è costituito da diverse sezioni studiate per coinvolgente i visitatori.
Alcune di queste:

la sezione dedicata alla storia delle saline, che presenta i reperti archeologici trovati nella zona e racconta la storia della produzione del sale dal tempo dei Romani fino ai giorni nostri
la sezione dedicata alle tecniche di produzione del sale, che illustra in dettaglio le fasi della produzione del sale e le antiche tecniche utilizzate dai salinari
la sezione multimediale, che utilizza proiezioni e video per far vivere ai visitatori l’esperienza della produzione del sale e raccontare la vita dei salinari
la sezione dedicata alla fauna e alla flora delle saline, che presenta le specie animali e vegetali che abitano l’area protetta e la loro importanza per l’ecosistema locale.

Thalasso Spa Lepa Vida nelle Saline

All’interno dell’area delle saline di Sicciole si trova anche un’area benessere. Thalasso Spa Lepa Vida è un centro termale che utilizza l’acqua salata delle saline per offrire una serie di trattamenti benefici per la salute e il benessere.

Il nome “Lepa Vida” significa “bella vita” in sloveno, e il centro termale si ispira alla tradizione locale della cura del corpo con l’acqua salata delle saline.

Il centro offre una vasta gamma di servizi, tra cui bagni termali, massaggi, trattamenti per la bellezza e la cura del corpo, e percorsi benessere. Gli ospiti possono usufruire anche dell’area relax e della piscina esterna, circondata dalla natura incontaminata delle saline.

La caratteristica più affascinante della Spa Lepa Vida è il trovarsi in un ambiente naturale e fuori dai canoni dei comuni centri benessere. Ci siamo ripromessi di tornare al più presto per provarla!

I trattamenti:

La Spa Lepa Vida offre una vasta gamma di trattamenti che utilizzano l’acqua salata delle saline, ma anche altri ingredienti naturali come alghe, fango e oli essenziali.
Tra i trattamenti più popolari offerti dalla spa ci sono bagni termali, massaggi, trattamenti di bellezza col fango, percorsi benessere e terapie per la salute che sfruttano i benefici del sale.

Ph by thalasso-lepavida.si

Fontanigge

Fontanigge è una zona dismessa delle saline di Sicciole, situataal confine tra la Slovenia e la Croazia.

In passato, la zona di Fontanigge era utilizzata per la produzione di sale, ma oggi le saline in questa zona sono in stato di abbandono e disuso. Siamo però in attesa che le proposte di riutilizzo e di progetti di recupero vengano messi in atto, in quanto rappresenta un importante patrimonio storico e naturale.

Negli ultimi anni, sono infatti stati avanzati diversi progetti per la riqualificazione della zona di Fontanigge.
Tra gli obiettivi, creare nuove opportunità per il turismo e per la comunità locale come la creazione di un centro educativo e di ricerca sulle saline. Inoltre, si valuta la realizzazione di un percorso ciclabile e pedonale che attraversi l’area, e la creazione di un parco naturale che valorizzi la biodiversità del luogo.

Inoltre, sono stati avanzati anche progetti legati alla creazione di un centro per la produzione di sale artigianale, che potrebbe rappresentare una fonte di reddito per la comunità locale e contribuire alla conservazione delle antiche tecniche di produzione del sale.