Li chiamano Voladores e a un primo sguardo chi non li conosce, vedendoli volteggiare a testa in giù dal palo di 35 metri di fronte alla chiesa parrocchiale di San Francisco a Cuetzalan, crede siano i trapezisti di un circo di passaggio in città.
In realtà la Danza de los Voladores è molto più che uno straordinario esercizio d’equilibrio: la cerimonia, entrata a far parte nel 2009 del Patrimonio UNESCO del’Umanità intangibile, ha origini antichissime e oggi è impregnata di significato mistico, sia indigeno che cristiano.
4 voladores (a rappresentare i 4 elementi e i 4 punti cardinali) volteggiano per 13 volte a testa in giù, dopo esser saliti in cima ad un palo ricavato dall’albero più alto della foresta (qui a Cuetzalan, culla della danza, il palo è di oltre 35 metri), mentre il quinto rappresenta il sole.
I 13 giri non sono casuali: 13×4=52 come le settimane dell’anno solare.
Un mix di rituali, l’antico culto del Sole (Tomatihu) celebrato sul sagrato della chiesa del paese, che rispecchia in pieno il modo di sentire e vivere la religione qui a Puebla e nella Sierra.
La danza, secondo il rito della Sierra Norte, inizia a terra: i voladores danzano intorno al palo al suono di pifferi e tamburi “salutando” i punti cardinali e gli elementi, quindi uno ad uno salgono sino in cima al palo e prendono posizione.
Il primo a salire è colui che rappresenta il sole (e farà poi da contrappeso durante la discesa), quindi i 4 voladores si dispongono uno alla volta seduti sul cuadro, una struttura quadrata legata intorno alla cima del palo.
A questo punto, al suono di pifferi e tamburo la parte più emozionante: il volador del Sol si alza in piedi ed esegue una pericolosissima danza ai 4 cardini in equilibrio sul tronco da un’altezza da capogiro!
Il momento di preparazione all’inizio dei volteggi anch’esso fa rabbrividire!
La campana della chiesa rintocca l’ora esatta: inizia la discesa, accompagnata dall’immancabile suono dei pifferi e dei tamburi e dallo stupore (e sollievo) del pubblico seduto sui gradini del sagrato.
Eppure, ci racconta Alfredo, la nostra guida, il momento più importante ed una grande festa per il paese è proprio il posizionamento del palo (che viene cambiato per sicurezza circa ogni 50 anni) nella piazza.
A Cuetzalan del Progreso, culla della tradizione, il palo proviene dalla foresta della Sierra Norte e viene portato in una festosa e colorata processione per tutto il paese (con moltissime difficoltà lungo le strette vie acciottolate), quindi secondo un rituale preciso (che prevede anche il sacrificio di un volatile) è piantato nel buco al centro del sagrato della chiesa.
A Cuetzalan questa danza è ancora più particolare, perché potrete veder volteggiare anche una delle poche voladores donna al Mondo.
Secondo la tradizione è una giovane vergine, non sposata né fidanzata.
In caso contrario, la volatrice può essere “purificata” secondo un rituale cristiano: l’immagine dell’Arcangelo Michele e di San Giovanni la renderanno pura, insieme a uno schiaffo in faccia per ogni peccato commesso!
Se non dovesse per caso attenersi a queste rigide regole, potrebbe portare malasorte e inficiare la validità di tutto il rito.
La Danza de los Voladores è tipica del Messico Centrale, in particolare degli stati di Puebla, Veracruz e in parte di Hidalgo (corrispondente ai territori Huastec, Nahua e Otomi), ma senza dubbio il palcoscenico della piazza di Cuetzalan è il più suggestivo al mondo.
Non per altro il paese è stato uno dei primi Pueblos Magicos, un riconoscimento dello stato ai paesi più belli e ricchi di tradizione di tutto il Messico.
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